Laboratorio di teatro

In occasione del progetto LAIV 2010, il nostro gruppo teatrale ha messo in scena lo spettacolo “Variazioni”, ispirato a “Esercizi di stile” di Queneau, il giorno 13 maggio 2010 a Gallarate. Alla pagina dedicata al Liceo Manzoni sul sito del Progetto LAIV  è possibile vedere la rassegna fotografica dello spettacolo.
Ai nostri giovani attori va tutto il nostro affetto e incoraggiamento accompagnato da un grande grazie alla prof.ssa Maria Parravicini, che con grande impegno, competenza e passione li segue.

Da anni mi si agitava nella mente il mito di Orfeo, come punto focale di una sperimentazione teatrale. Ogni volta che provavo a ricercare le modalità espressive, sentivo più preponderante la forza della fascinazione che la capacità di rappresentazione. Grazie al colloquio con un’amica, insegnante di lettere, che mi ha preceduto in un lavoro di ricerca con le sue classi liceali, presi il coraggio di affrontare il percorso. E’ così che da mesi, con il mio gruppo teatrale sto lavorando al mito di Orfeo ed Euridice: Amore-Morte. Ma quale significato, o meglio, messaggio, dar oggi a questo percorso? Abbiamo discusso sulle varie sfaccettature del mito, perché Orfeo trasgredisce l’ordine degli inferi, sul suo essere musico, filosofo e trascinatore di masse, su quello che simboleggia da sempre il suo nome e la sua storia d’amore. Solo recentemente mi sembra di aver trovato un significato di attualità: oggi Orfeo, può essere icona della forza trascinante del linguaggio musicale, che da qualsiasi parte e dovunque arrivi, ogni singolo e ogni collettività può recepire e trasformare in un messaggio di fratellanza universale. Mariella Parravicini, “Riflessioni di lavoro”, Aprile 2009

 

Il laboratorio teatrale è attivo da una ventina d’anni al Manzoni: per un periodo anzi sono stati presenti due gruppi di teatro, che hanno lavorato sia su testi classici sia contemporanei.

Gli studenti hanno partecipato nel corso degli anni anche a manifestazioni in giro per l’Italia, come il Festival del teatro classico dei giovani di Palazzolo Acreide (SR) e il Festival Internazionale del Teatro Antico, Padova.

Negli ultimi due anni, per sopperire al tagli ai fondi a disposizione della scuola, il progetto ha ottenuto il finanziamento della Fondazione Cariplo, che ha consentito di proseguire il laboratorio. La responsabile è la professoressa Ernesta Giruzzi, la regista è Mariella Parravicini, già docente in questa scuola.

Quest’anno una decina di studentesse, anche delle classi del ginnasio, hanno lavorato su un testo contemporaneo, “Come pesci in vasca” (qui la sinossi), scritto da Paolo Trotti, un giovane autore che a sua volta è stato studente del Manzoni. Il gruppo ha già messo in scena un estratto della pièce al Teatro Litta, nel corso del progetto Connections http://www.teatrolitta.it/connections/chisiamo.htm

La testimonianza di Mariella Parravicini, per anni promotrice dell’iniziativa

Agli inizi del 1984, in un’aula  del  liceo  Manzoni, cominciai a parlare di teatro a un gruppo di studenti miei e di altre classi, interessati come me ad una sperimentazione laboratoriale extracurricolare .  Furono mesi di incontri intensissimi ed indimenticabili.  Fu ideato un progetto di lavoro sul Prometeo di Eschilo e tutto il gruppo si impegnò a  mettere in atto le proprie idee sia nell‘ ambito  della drammaturgia che della scenografia.  Partecipò come esperto esterno di dizione il Prof.Gaetano Sansone ed io fui onorata della  Sua presenza (per nulla remunerata ).

Al momento di passare alla realizzazione pratica (spazio e luci) ci fu risposto dall ‘alto che lo spettacolo “non s ‘era da fare “: il pavimento dell ‘Aula Magna  avrebbe potuto cedere sotto i piedi del pubblico e l’ impianto luci non era idoneo. Finì tutto immediatamente!  A distanza di anni  sono grata  a quei coraggiosi allievi che mi accompagnarono nel mio “folle volo”. Penso a loro con gioia.

Rimasi in silenzio per 5 anni, poi nel 1989 ripresi  l’ idea di fare teatro a scuola. Nella terza D dell ‘anno scolastico 1988/89  si lavorava sulle Baccanti di  Euripide; proposi alla classe di mettere in scena la tragedia, utilizzando lo spazio della palestra con gli attrezzi del “quotidiano “.  Insieme ad altri 3 Docenti, il Prof.Carlo Marchesi, la Prof. Romana Bacchiani  e la Prof. Giulia Ronchi, mi unii a 10 miei allievi, che divennero gli  attori  di un percorso esaltante; ci guidava  come regista il Prof. Giancarlo Monticelli, già attivo da qualche anno nel teatro–scuola. La  performance alla fine di maggio  1989  fu un evento di grande emozione  per noi e per il  pubblico presente. Un attore del  gruppo mi  confessò di avere “capito e amato la tragedia” proprio vivendola sulla scena: interpretava Penteo e lo faceva con molta e intensa partecipazione.

Negli anni seguenti furono fatte esperienze sempre partendo dai temi della tragedia e della commedia: dal mito di Elettra  rivisitato nei  tre tragici, agli  Uccelli di Aristofane, di cui ci furono due edizioni con due gruppi diversi, dalle Troiane  ( diventate “Passio”  sulla scena  del teatro S.Fedele di Milano  )  all ‘Alcesti di Euripide  ( di cui anche   ci  furono due edizioni).

Ripresi il vecchio progetto del Prometeo e lo rappresentammo   più volte, portandolo in spazi diversi,  nella palestra del liceo, nel Chiostro degli  Scrovegni  a Padova, al Teatro antico di Palazzolo  Acreide  in  Sicilia. Anche  l’Alcesti , allestita con la preziosa collaborazione del Prof. Mario Vitali,docente nella scuola e traduttore di testi classici,  andò in tournè in Sicilia nel  Parco Archeologico di Carlentini.  Di questa tragedia fu fatta una splendida parodia da un gruppo ginnasiale di una sola classe, che lavorò in pochissimo tempo alla drammaturgia e realizzò uno spettacolo parallelo a quello della tragedia, quasi un dramma satiresco.   Nella scuola  si era formato anche un altro laboratorio , organizzato e diretto dal  Prof.Carlo Marchesi  ,imperniato  su testi  classici e contemporanei della letteratura italiana.   I ragazzi avevano allora la possibilità di scegliere!

Non posso tralasciare il ricordo di un allestimento sul tema Labirinto, con trentasei ragazzi provenienti da varie classi e coinvolti in una nuova esperienza di espressione corporea, quale l’’expression primitive’, durante un stage di cinque lezioni di un professore francese esperto in materia. Il Labirinto conobbe lo spazio scenico del  teatro S. Fedele di Milano, della Piazza Bertocchi di Padova. Rimane mitica la serata al Teatro Studio di Milano (affittato appositamente dalla scuola) per la rappresentazione de ‘Gli uccelli’ di Aristofane, con il ricordo della famosa botola che si apriva per ospitare un coro di uccelli variopinti. Giorgio Strehler scrisse una lettera di ringraziamento per la nostra partecipazione ad un percorso di ricerca espressiva nell’ambito del suo teatro.

In tutti questi anni, e sono venti ormai, mi è stato accanto come tecnico luci e suono il signor Gianni Cancellario, al quale va  affetto e riconoscenza per aver realizzato ogni mia idea, anche la più estrosa o dell’ultimo momento!

E’ auspicabile il ritrovo di tutti gli allievi, che sono saliti, in questi anni, sul palco scheggiato dell’ Aula Magna,  per festeggiare il ventennio dei Laboratori teatrali al Liceo Manzoni.

Milano, 24, ottobre 2008

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